Pour la première de cette nouvelle rubrique, hommage au Maître romain, il Grande Gigi Proietti, comédien aux multiples talents , chanteur ... décédé le 2 novembre 2020, jour de son 80ème anniversaire ... Nasce il giorno dei morti. Ha fatto ridere i vivi. (voir l'article de Altrialiani)
In un parco c'è un signore con un cane e molte persone intorno. Un uomo si avvicina.
- Bel cane ! È suo ?
- Sì
- È cattivo ?
- Dipende. Ieri ha ucciso mia suocera.
- Cosa ?
- Sì, Lei si è avvicinata e lui era nervoso. L'ha attaccata e uccisa in un minuto.
- Mamma mia !
- Già.
L'uomo va via. Dopo pochi metri però si ferma e torna indietro.
- Mi scusi.
- Sì ?
- Potrei avere il Suo cane per qualche ora ?
Il signore con il cane indica gli altri uomini dietro di lui ...
- Deve fare la fila, come tutti !
Images gratuite Pixabay
ALLARME CONTAGIO ! Un genitore, il giorno della chiusura delle scuole :
"Ma avete sentito che vogliono chiudere tutte le scuole per quattordici giorni ... quindi significa che dobbiamo andarceli a riprendere fra due settimane ... Giusto ?"
A scuola un bambino confida al suo compagno di banco:
- Sono un po' preoccupato! Mia madre ha comprato un nuovo cappotto e ha buttato via il vecchio, mio padre ha comprato una nuova auto e ha rottamato la vecchia.
Al che, il compagno gli domanda:
- Beh, e perché sei preoccupato?
Ed il bambino risponde:
- Li ho sentiti dire che vogliono un altro figlio!!!
Il padrone di un cane parla con un amico e dice:
“Il mio cane è così pigro che quando ha voglia di andare a fare una passeggiata, invece di portarmi il guinzaglio mi porta le chiavi della macchina !”
Lezione di Storia : (la maestra parla del Medioevo) e Pierino come al solito, durante le lezione è sulle nuvole e dice ad alta voce: “Certo che sarebbe stato bello vivere nel Medioevo…” la maestra chiede: “Perché?” e Pierino: “ 1000 anni di storia in meno da studiare!!!”
Qual è la differenza tra un paio di scarpe troppo strette e i parenti ?
Nessuna: tutte e due fanno male !
Due amici al bar :
- Ciao Paolo, come stai ? ti trovo bene !
- Sì, sono appena tornato da u viaggio di piacere ...
- Ah ! e dove sei stato ?
- Ho accompagnato mia suocera all'aeroporto ;-)
In un bar :
"Salve ! Potrei avere la password del wifi per piacere ?"
" Prima deve ordinare da bere !"
"Ah sì ! un succo di frutta all' albicocca, grazie "
"Fresco o a temperatura ambiente ?"
"Va bene fresco, quanto Le devo ?"
"Due euro"
"Ecco a Lei, mi può dare gentilmente la password adesso ?"
"primadeveordinaredabere ...tutto minuscolo, senza spazi" ! ;-)
La virgola :
Ho mangiato nonna ! Ho mangiato, nonna ! Ricorda : la virgola ha salvato la vita della nonna ;-)
Un giorno una donna dice al marito:
“Caro, sono passati 15 anni di matrimonio e se potessi tornare indietro nel tempo e fossi di nuovo sola, sai con chi mi sposerei?”
“No, con chi?” chiede il marito.
“Con te, tesoro!”
“Questo è quello che credi tu !!!”
Marito e moglie sono in lite e non si parlano.
Prima di andare a letto il marito mette sul cuscino della moglie un biglietto: “Domani svegliami alle 6”.
Al mattino il marito si sveglia alle 7 e trova un biglietto con su scritto: “Sono le 6, svegliati!”.
Un carabiniere ed un suo amico stanno guardando il telegiornale della sera dove stanno mostrando un tipo che si sta per buttare da un grattacielo. Allora l’amico dice al carabinere :
“Scommettiamo una birra che si butta?”
E il carabiniere: “Ci sto!”.
L’uomo di cui parlano al telegiornale poi, si butta dal grattacielo, e quindi l’amico vince la scommessa, però sentendosi un po’ in colpa, dice :
“Dai non c’è bisogno che mi paghi la birra, avevo già sentito la notizia e sapevo che quell’uomo si sarebbe buttato!”.
E il carabiniere: “Oh anch’io l’avevo già sentito ma non pensavo che si sarebbe buttato di nuovo!”
Un carabiniere alla biglietteria dei treni.
“Un biglietto per Reggio, per piacere”
“Reggio Emilia o Reggio Calabria?”
Ci pensa un po’ e poi fa: "Mah, è lo stesso. Tanto mi vengono a prendere alla stazione !”
Mi è sempre piaciuta tantissimo !
Silvia Ziche, bravissima fumettista italiana, parla del suo libro :
Le "Parole dell'autunno 2020": un percorso di approfondimento linguistico nelle canzoni e nei pezzi di questi mesi incerti, attraverso alcuni tra gli interpreti più amati della musica italiana contemporanea.
Par exemple : "Vicino"
Molti dei proverbi e dei modi di dire italiani che riguardano la figura del vicino, quasi sempre, non ritraggono una figura amorevole e rispettosa. Pensiamo solo al popolare “Dio ti salvi da un cattivo vicino, e da un principiante di violino”.
La XX edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, in programma dal 19 al 25 ottobre 2020, è incentrata quest’anno sul tema “L'italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti”.
Sur le canal Youtube du MiBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) vous pourrez visionner une série de 7 documentaires sur les métiers de la BD ( I mestieri del fumetto)
Nel paese della bugia , la verità è una malattia
Gli errori sono necessari,
utili come il pane e spesso anche belli
per esempio la torre di Pisa.
Gianni Rodari
Nel 2020 si festeggia il centenario della nascita di Gianni Rodari. Qui est Gianni Rodari ?
Poète, écrivain, journaliste italien né à Omegna - rive nord du lac d'Orta - en 1920 mort, trop tôt, à Rome en 1980. Ce merveilleux conteur a reçu en 1970 le prix Andersen ("Nobel" de la littérature enfantine)
Un site très bien fait, en italien, consacré à ce 100ème anniversaire : ici.
Le comédien Cesare Capitani que nous avons eu le plaisir d'accueillir à Quimper pour son excellent spectacle Médinitalì, a enregistré des fables et des "filastrocche" de Gianni Rodari. A écouter ici !
Alessandro Barbero è storico e scrittore, professore di Storia Medievale all’Università degli Studi del Piemonte orientale e autore di numerosi saggi, di cui l’ultimo pubblicato in francese è "Les Paroles des papes qui ont changé le monde. De Grégoire VII à François" (Payot, 2017). Famoso per le sue lezioni pubbliche è diventato molto popolare per le sue conferenze sui social grazie a comuni cittadini che le registrano e le mettono gratuitamente su tutti i canali. In una conversazione con Fabio Gambaro, direttore dell’IIC, Barbero ripercorre alcune delle pandemie dei secoli passati prima di soffermarci su quella che stiamo vivendo.
Interview "confinée" de l'écrivain Gianrico Carofiglio, ancien magistrat et sénateur, écrivain à plein temps depuis bientôt vingt ans.
Il nous parle de son roman "Trois heures du matin" paru le mois dernier aux Éditions Slatkine et de son tout dernier "La misura del tempo", publié en Italie par Einaudi (2019).
Si vous souhaitez lire certains de ses romans en italien, n'hésitez pas à les emprunter à l'Amicale ! (dès que possible !)
Nos amis et voisins d'Italia Morbihan ont crée depuis peu une page Facebook ... Voici le lien pour vous tenir informés de leurs actions.
Ils ont également ouvert un atelier de théâtre en italien, il teatrino, et déclament avec beaucoup de bonne humeur et d'enthousiasme ! Voici un extrait de leur dernier spectacle !
Sono bravissimi !
Spaghetti sugli alberi: il re dei pesci d’aprile, targato BBC Quando gli spaghetti crescevano sugli alberi
Il primo aprile del 1957 la trasmissione della BBC “Panorama” mise in onda un reportage di tre minuti sull’eccezionale raccolta di spaghetti nel canton Ticino. Il video fu girato a Morcote, sulle sponde del lago di Lugano, e mostra una famiglia svizzera che raccoglie generose quantità di spaghetti dagli alberi e li mette a seccare al sole.
Le immagini sono commentate dalla voce di Richard Dimbleby, giornalista conosciuto nel Regno Unito per i reportage di guerra e gli approfondimenti sulla famiglia reale britannica. Il cronista racconta con solennità del grande successo del raccolto di quell’anno. Un successo dovuto all’inverno particolarmente mite e alla “virtuale sparizione del coleottero degli spaghetti”.
«Le ultime due settimane di marzo sono un periodo di preoccupazione per il coltivatore di spaghetti», raccontò Dimbleby in tono serio, mentre venivano trasmesse le immagini di un’allegra famiglia svizzera intenta a cogliere strisce di pasta dagli alberi. «Esiste sempre la possibilità di una gelata tardiva che, pur non rovinando completamente il raccolto, di solito ne compromette il sapore e rende difficile ottenere buoni prezzi sul mercato mondiale». Un’industria relativamente piccola, quella svizzera, rispetto alla vicina Italia. «Molti di voi, ne sono certo, avranno visto le immagini delle vaste piantagioni di spaghetti nella pianura padana. Per gli svizzeri, invece, si tratta di un’attività a livello familiare». Inoltre la scomparsa quasi totale del cureulione della pasta, un parassita dannoso per le coltivazioni, faceva presagire per quell’anno una produzione abbondante.
«Una volta raccolti», continuava Dimbleby, «gli spaghetti vengono messi ad asciugare al caldo sole alpino. Molti rimangono sorpresi dall’uniformità della loro lunghezza, ma questo è il risultato di anni e anni di pazienti sforzi da parte dei coltivatori, che alla fine sono riusciti a ottenere degli spaghetti perfetti». E via con le immagini della festa paesana dopo il raccolto abbondante. «Per chi ama questo piatto», terminava il servizio, «non vi è nulla che superi degli autentici spaghetti coltivati in casa».
Dopo la trasmissione del reportage, la BBC fu sommersa di telefonate da parte di gente che chiedeva dove fosse possibile procurarsi un albero di spaghetti ! Ecco il video (clic) purtroppo, in inglese !
Pour nous rappeler à nous les Italiens que nous étions autrefois les migrants et que nous partions de notre pays pour un autre et c'était difficile.
Si aujourd'hui celui qui part le fait différemment, c'est toujours une déchirure au cœur de quitter ses familles, ses amitiés. les odeurs, la terre dans laquelle tu es né. Bien sûr aujourd'hui il est plus facile de rentrer à la maison qu'autrefois, mais ce n'est pas pour cela que nous devons oublier qui a le plus souffert
Vincenzo Cirillo président du Comites de Paris.
IL TRENO DEGLI EMIGRANTI : Pubblico questo Video perché si ricordi...conoscere i sacrifici, gli sforzi, le sofferenze vissute dai nostri padri e dai padri dei nostri padri...vuol dire avere coscienza delle nostre radici, conoscere la nostra Storia, da dove veniamo, la nostra identità... perchè non succeda come in natura per gli alberi che non hanno radici, che qualsiasi colpo di vento possa abbatterli !
8 agosto 1956: scoppia un incendio nella miniera di carbone di Marcinelle, distretto Bois du Cazier in Belgio. Morirono tra le fiamme 262 persone, di cui 136 emigrati italiani. Il 23 giugno 1946 fu firmato il protocollo Italo-Belga, che prevedeva l’invio di 50 mila lavoratori italiani in cambi di carbone.
Nel 1956 fra i 142 mila operai nelle miniere del Belgio, 63 mila erano stranieri di cui 44 mila emigrati italiani (oltre il 30%). Quella non fu la prima e neanche l’ultima tragedia sul lavoro. In seguito ad uno scoppio nella fabbrica metallurgica Siepmann-Werke di Belecke in Germania avvenuto il 9 marzo 1963, morirono 20 persone, tra cui alcuni emigrati italiani di Pietrapaola, provincia di Cosenza.
Ho composto questa canzone: “Il treno degli emigranti” perché non venga dimenticata la storia delle migliaia di persone che come la mia famiglia, hanno dovuto lasciare la propria terra, dal sud al nord dell’Italia, nella speranza di dare un futuro migliore ai propri figli.
Giampiero Avruscio
IL TRENO DEGLI EMIGRANTI (Testo in Italiano) Parte il treno, se ne va lontano per arrivare fino a domani porta occhi e volti scavati per la vita che li ha segnati hanno tutti lo stesso nome, sopra il treno, il treno del sole, portano sguardi e valigie pesanti, sopra quel treno: gli emigranti Lasciano la casa, la piazza e gli amici, lasciano la festa “du paisi” lasciano la terra dove sono nati per un pezzo di pane onesto e sudato, per la speranza di un lavoro: nel cuore lacrime, nelle mani il sudore prega la mamma la Madonna e i Santi perché li accompagnino: gli emigranti Sopra i binari il treno sferraglia, saluta il mare, saluta la campagna cambia il tempo ed i colori, cambia la lingua ed i sapori passano i mesi e passano gli anni e la vita è sempre più pesante e anche adesso che viene Natale, stringono i denti...e vanno avanti (Lettera) Miei cari vi scrico che io sto bene... nello scoppio che c’è stato io non c’ero... ma li conoscevo tutti quanti, quei morti nello scoppio, gli emigranti e a Natale più non ritorneranno a portare ai bambini il loro regalo, ma anche Gesù Cristo quando è nato, era dentro una capanna... come un emigrato Parte il treno, se ne va lontano per arrivare fino a domani porta occhi e volti scavati per la vita che li ha segnati hanno tutti lo stesso nome, sopra il treno, il treno del sole, portano sguardi e valigie pesanti, sopra quel treno: gli emigranti
Canzone composta da Giampiero Avruscio
Voce: Silvana Di Liberto Arrangiamento musicale e mixaggio: Carmelo Labate (Studio K- Cosenza) Tromba: Jack Lucchese Immagini video: Andrea Antico e integrazioni di Silvana Di Liberto Traduzione in Francese: Rosanna Fortunato e Marilisa Russo
Dans un roman d'une grande tension, édité chez Gallimard, Erri De Luca reconstitue l'échange entre un jeune juge et un accusé, vieil homme "de la génération la plus poursuivie en justice de l'histoire d'Italie" . Mais l'interrogatoire se mue lentement en un dialogue et se dessine alors une riche réflexion sur l'engagement, la justice, l'amitié et la trahison.
Sur un sentier escarpé des Dolomites, un homme chute dans le vide. Derrière lui, un autre homme donne l'alerte. Or, ce ne sont pas des inconnus. Compagnons du même groupe révolutionnaire quarante ans plus tôt, le premier avait livré le second et tous ses anciens camarades à la police. Rencontre improbable, impossible coïncidence surtout, pour le magistrat chargé de l'affaire, qui tente de faire avouer au suspect un meurtre prémédité.
Comédien aux multiples talents, son spectacle Médinitalì nous avait réjoui, l'année dernière, au Théâtre Max Jacob de Quimper. Cesare est également un auteur : un recueil de nouvelles vient de paraître aux éditions L'Harmattan, en italien et en français : Schegge, Echardes ...
Un evento, una scelta e il nostro destino si muove in un'altra direzione. spesso ce ne rendiamo conto soltanto più tardi : "avrei dovuto", "avrei potuto" ...
Un tema che troviamo in controluce in questi racconti teneri, assurdi e talvolta cupi ...
Tra riso e lacrime Cesare Capitani vi avrà fatto attraversare anche l'orrore e le tenebre e forse una di queste schegge resterà piantata nella vostra pelle ...
Le Président de l'Amicale Italia Bretagne, Michel Cioce, conseiller du COMITES Parigi avec, à sa droite, Madame Irene Castagnoli, nouvelle Consule Générale d'Italie à Paris.
Benvenuta Signora Console !
Projet du COMITES Parigi, Comitato Italiani all'Estero , sous le haut patronage du Ministère des Affaires Etrangères Italien et du Consulat Général de Paris, le livre "l'Italia del Père Lachaise, Vies extraordinaires des Italiens de France et des Français d’Italie" vient de sortit en version bilingue aux éditions SKIRA.
« Des Italiens de nationalité, d’origine ou de cœur qui ont rendu l’âme en France, et qui incarnent ce lien profond et indissoluble entre les peuples italiens et français », explique Emilia Gatto, Consule générale d’Italie à Paris « L’Italie du Père-Lachaise », "est un ouvrage reportant à la lumière des personnages de notre passé restés dans l’oubli ».
Le projet est né grâce à la contribution collective de 120 auteurs bénévoles : acteurs comme Monica Bellucci, journalistes comme Corrado Augias, l’avocat Enrico Castaldi, l’historien Gilles Pécout, recteur de l’Académie de Paris , le politique Enrico Letta ...
Ces rédacteurs italiens de France ou Français amoureux de l’Italie, ont été appelés à faire renaître la vie de 59 personnalités (sur la centaine de tombes recensées).
De A comme Maria Alboni (1826-1894, chanteuse) à Z comme Achille Zavatta (1915-1993, artiste de cirque) en passant par Maria Callas, Gioachino Rossini, Amedeo Modigliani (1884-1920, peintre), Ivo Livi, dit Yves Montand (1921-1991, chanteur et acteur), Giuseppe Mustacchi, dit Georges Moustaki (1934-2013, chanteur), Ettore Bugatti, Willy Rizzo (1928-2013, photographe) ...
Michele Cioce, président de l'Amicale Italia Bretagne et membre du COMITES a accompagné Emilia Gatto, consule générale d'Italie à Paris, pour une présentation de l'ouvrage à la Région Pouilles.
Présentation par la Consule Emilia Gatto, de Giuseppe De Nittis , peintre et graveur italien né à Barletta, Pouilles, et enterré au cimetière du Père Lachaise.
La Radiotelevisione Svizzera Italiana intervista Luca Vullo sull'arte della gestualità che l'autore insegna con LA VOCE DEL CORPO in giro per il mondo!
Carnevale di Viareggio dal 9 febbraio al 5 marzo ….. Carnevale di Venezia dal 16 febbraio al 5 marzo ….. C'est l'époque du Carnaval !
Ma, chi ha rubato la Gioconda ... !
Il rapitore di Monna Lisa (rivista Radici)
Decoratore di Varese emigrato in Francia, rubò dal Louvre la Gioconda. Anni dopo la tirò fuori da sotto il letto, dicendo: “L’ho rubata per l’Italia”. Ma chi era davvero Vincenzo Peruggia ?
.
Piuttosto basso, sanguigno, eccelso suonatore di mandolino. Vincenzo Peruggia, ventinovenne stuccatore e decoratore originario di Dumenza, in provincia di Varese, risponde a parecchi degli stereotipi sugli immigrati. La mattina di lunedì 21 agosto 1911 sta entrando al Louvre. Nulla di strano, se non fosse che il lunedì è il giorno di chiusura del museo. Infatti, non passa dall’ingresso principale, ma da quello utilizzato da dipendenti e operai: Peruggia lo conosce per averlo già varcato diverse volte, l’ultima delle quali in luglio, quando lavorava per il vetraio Gobier, incaricato di proteggere con lastre di vetro le opere d’arte più importanti.
Il direttore del Louvre, Théophile Homolle, è più preoccupato di cautelarsi dai ripetuti atti di vandalismo ai danni dei quadri che dai furti, che pure non mancano, e Peruggia può tranquillamente avviarsi verso il Salon Carré, entrare, staccare un quadro e andarsene senza destare sospetti. Quel quadro è nientemeno
che la Monna Lisa, o Gioconda che dir si voglia. Peruggia si dirige verso una scala secondaria, smonta il vetro protettivo e la cornice con la disinvoltura di chi ha eseguito tante volte l’operazione opposta, si toglie la giacca, la avvolge intorno alla tavola dipinta, mette il fagotto sotto il braccio ed esce in strada. Quindi lascia tutto nel proprio appartamento e si presenta al lavoro alle 9, adducendo come scusa per il proprio ritardo una presunta sbronza della domenica.....
France Culture - La grande table
Ici vu d’Ailleurs avec le ministre italien de la culture Dario Franceschini, écoutez l'entretien !
Fabrizio De André a 20 anni dalla morte …
La revue franco-italienne RADICI à voulu rendre hommage à l'un de plus importants auteur-compositeurs italiens du XXème siècle, Fabrizio De André
Peu connu en France mais un véritable symbole en Italie et modèle pour beaucoup d'artistes.
Une
production RADICI (www.radici-press.net)
L' Exposition Ciao Italia se déroulait à Paris du 28 mars au 10 septembre 2017
Un siècle d’immigration et de culture italiennes en France (1860-1960)
Avec Ciao Italia, le Musée national de l’histoire de l’immigration rend compte pour la première fois à l’échelle nationale, de l’histoire de l’immigration italienne en France, qui reste à ce jour la plus importante de l’histoire française.
Un dossier très riche sur ce sujet est toujours disponible sur le site Altritaliani.net, il est de plus en version bilingue